Secondo quanto riferito, Microsoft e Activision Blizzard hanno incontrato questa settimana la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito per discutere la loro proposta di fusione da 69 miliardi di dollari.
Secondo fonti di Bloomberg, gli avvocati di Microsoft hanno partecipato a un’audizione privata con l’autorità di regolamentazione per parlare dei risultati della CMA e valutare la fattibilità dei rimedi proposti.
Il mese scorso, la CMA ha affermato di aver provvisoriamente scoperto che l’accordo con Activision di Microsoft potrebbe ridurre la concorrenza e “provocare prezzi più alti, meno scelte o meno innovazione” per i giocatori.
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Il regolatore ha delineato diversi potenziali rimedi strutturali che potrebbero aiutare a spianare la strada all’approvazione dell’accordo, inclusa una cessione parziale di Activision Blizzard che potrebbe vederla vendere la parte della società che si occupa di Call of Duty – qualcosa che Microsoft ha detto non è fattibile o realistico.
Tuttavia, la CMA ha affermato che prenderà in considerazione anche rimedi comportamentali, come l’offerta di Microsoft di rendere Call of Duty disponibile su altre piattaforme dopo la fusione, sebbene li consideri meno favorevoli di quelli strutturali che raramente richiedono monitoraggio e applicazione una volta implementati.
Secondo Bloomberg, questa settimana Microsoft ha dichiarato alla CMA di essere disposta a pagare un’agenzia di terze parti per supervisionare la sua conformità a qualsiasi rimedio comportamentale concordato.
Secondo quanto riferito, Activision Blizzard ha incontrato separatamente la CMA mercoledì per discutere il caso e un’udienza con il principale oppositore dell’accordo, Sony, è prevista per la prossima settimana.
Microsoft e Activision stanno anche affrontando l’opposizione alla loro fusione proposta in Europa e negli Stati Uniti.
Il produttore di Xbox ha presentato argomentazioni sul motivo per cui la sua acquisizione di Activision Blizzard dovrebbe essere approvata durante un’audizione orale dell’UE la scorsa settimana.
Il forum ha consentito a Microsoft di affrontare la comunicazione degli addebiti recentemente ricevuta dall’Unione europea in merito ai possibili effetti anticoncorrenziali della fusione.
L’UE e la CMA dovrebbero pronunciarsi sull’accordo rispettivamente entro il 25 e il 26 aprile.
A dicembre, la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di intentare causa per bloccare la fusione per timori antitrust.